Il moto di un corpo (proiettile) lanciato su un piano orizzontale con velocità iniziale parallela al piano stesso

Supponiamo di lanciare una sfera su di un piano orizzontale di un tavolo alla velocità iniziale v0 .

Arrivata al bordo, la sfera lascia il tavolo ed è soggetta contemporaneamente a due tipi di movimento. Infatti, trascurando l’attrito dell’aria, la velocità iniziale v0 tende a far muovere il corpo con moto rettilineo uniforme lungo un asse orizzontale, mentre il peso della sfera o meglio la forza di gravità, la fa muovere con moto uniformemente accelerato lungo un asse verticale.

Consideriamo un piano cartesiano, e precisamente un asse X orizzontale in linea col piano di lancio, e un asse verticale in linea con il profilo laterale del tavolo e rivolto con valori crescenti verso il basso.

Supponiamo, inoltre, che sia v0 la velocità orizzontale con cui la sfera abbandona il tavolo nell’istante t0 = 0 s.

Nell’istante iniziale, quindi, la sfera si troverà nell’origine degli assi cartesiani.

Lo spazio orizzontale sarà percorso con moto rettilineo uniforme essendo v0 = cost. ed essendo nullo sia lo spazio iniziale che l’istante di tempo iniziale esso si calcola mediante la relazione:

sx = v0 ∙ t                   (1)

La forza peso, per il secondo principio della dinamica, fa muovere la sfera verso il basso con moto uniformemente accelerato essendo l’accelerazione di gravità g = 9,81 m/s2 costante . Lo spazio percorso si calcola con la relazione:

sy = 1/2 g ∙ t2           (2)

La combinazione di questi due moti da luogo ad un moto parabolico del tipo:

Il moto di un corpo (proiettile) lanciato su un piano orizzontale con velocità iniziale parallela al piano stesso

 

 

 

 

Le componenti della velocità saranno:

vx = v0

vy = – g ∙ t

Si definisce tempo di volo tv , l’intervallo di tempo impiegato per arrivare a terra dal momento in cui lascia il tavolo.

Dalla (2) si ottiene:

 

(3)

 

Si definisce gittata G , la distanza orizzontale percorsa dalla sfera dal punto di lancio al punto di arrivo.

Dalla relazione (1) si ottiene:

G = v0 ∙ tv

Sostituendo nella (3) si ha:

Ricaviamo, ora, la relazione che rappresenta la traiettoria.

Dalla (1) ricaviamo:

Sostituendo nella (2) si ha:

Cioè:

Collegamenti ipertestuali:

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