Un corpo rigido esteso può essere in equilibrio, oppure in movimento.
Possono verificarsi più tipi di movimento, cioè il corpo può essere soggetto a
- traslazione,
- rotazione
- entrambi i movimenti contemporaneamente.
In generale:
Si ha l’equilibrio alla traslazione quando risulta nulla la somma vettoriale delle forze applicate su di esso.
Si ha l’equilibrio della rotazione quando è nulla la somma vettoriale dei momenti che agiscono su di esso a causa di una o più coppie di forza.
Distinguiamo i seguenti casi:
1) il corpo è in equilibrio, quindi non trasla e non ruota quando:
- la risultante della somma delle forze applicate al corpo è nulla
- la somma vettoriale dei momenti che agiscono sul corpo è nulla
2) il corpo trasla ma non ruota quando;
- la risultante della somma delle forze applicate al corpo è diversa da zero
- la somma vettoriale dei momenti che agiscono sul corpo è nulla
3) il corpo non trasla ma ruota su se stesso:
- la risultante della somma delle forze applicate al corpo è nulla
- la somma vettoriale dei momenti che agiscono sul corpo è diversa da zero
4) il corpo trasla e ruota su se stesso:
- la risultante della somma delle forze applicate al corpo è diversa da zero
- la somma vettoriale dei momenti che agiscono sul corpo è diversa da zero
Lo schema è il seguente: